Chi siamo (non siamo)

Il Coro CAI UGET di Torino nasce nel 1947 ad opera di alcuni giovani appassionati di canto corale, che con pochi mezzi e tanta passione riuscirono nell’impresa di fondare una compagine che vive in ottima salute ancora oggi.

Solitamente in questa sezione si trova una serie di notizie da enciclopedia non sempre di immediato interesse.

Da qui l’idea di raccontarvi chi  n o n  siamo, oppure chi vorremmo essere.

Il resto lo potete leggere qui e nei frammenti della nostra Storia, vivacemente scritti dal sempreverde Emidio.

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Siamo uno dei cori più vecchi d’Italia con l’età media più bassa!

Di solito i cori di canto popolare non brillano per annoverare giovani virgulti entusiasti, soprattutto se non risiedono tra le valli alpine ma al centro di una grande città.

Tuttavia il coro CAI UGET ha avuto la fortuna negli ultimi decenni di accogliere progressive ondate di giovani appassionati di canto e di montagna che si sono avvicendati, contribuendo ad abbassare moltissimo l’età media del gruppo. Attualmente si va dal nostro decano Franco che supera di qualche decennio gli …anta

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a Stefano (che ha superato da poco gli “enti”)

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Non siamo un coro elitario…

più che lo stato sociale del cantore si sono sempre valutate le qualità vocali e la dedizione al canto. Esiste uno spettro molto ampio che abbraccia tutte le classi, dallo studente all’operaio e al dirigente, dal medico all’architetto.

Non siamo un coro misto…

con rammarico di molti di noi, le file del nostro coro non sono state mai aperte alle donne. Questa è ovviamente una scelta stilistica e non sessista; anzi, le donne nel coro hanno un’importanza fondamentale e senza il loro aiuto il coro stesso non potrebbe sussistere: infatti, provate a fare una/due prove a settimana oltre a 10-20 concerti l’anno senza l’approvazione della signora!

Siamo un coro “familiare”…

per uno strano scherzo del destino canoro, nelle nostre file ci sono da tempo i coristi “di famiglia”.

Ha iniziato la famiglia Costantino che presentava padre (ormai pensionato) e figlio;

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ha continuato la stirpe dei Giovando, che annovera i due figli maschi e il padre neo-ritirato.

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Chi vorremmo essere?

Niente più di quel che siamo, un gruppo di amici che si incontra per il piacere di cantare e di far sentire il proprio canto contribuendo così alla salvaguardia delle tradizioni e della cultura popolare.

Come la maggior parte delle corali popolari italiane, ci auguriamo che il nostro lavoro possa servire a preservare dall’oblìo le radici del nostro tempo, passato e presente, affidandole intatte e talvolta rinnovate ai nostri figli.

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